LIBRI MILITARI
Le Fonti, la Narrazione
Conoscere la Storia Militare: perché?
La Storia Militare si intesse con quella delle civiltà, quasi sempre scandita dalle date di battaglie decisive. L’Arte della Guerra – espressione in uso un tempo – espressa da un Popolo riflette in larga parte la forma mentis di quest’ultimo.
Lo studio della guerra costituisce la lente di ingrandimento concreta attraverso la quale poter osservare (chiaramente e in modo definito) le dinamiche che informano i processi evolutivi della civiltà. La conoscenza della Storia Militare, al pari della Storia dell’Arte, fa luce sulle componenti più profonde e antiche della mente umana. Il principio che regge entrambe è quello dello stile o, più precisamente, della misura.
“Oggi si può applicare alle guerre di Giulio Cesare la dottrina di Clausewitz, ricavata specialmente dalle guerre napoleoniche. Ciò induce a proclamare eterne le leggi della guerra. Ma, a chi ben le osserva, esse sono le leggi della vita universale, come, ad esempio, il proporzionare i mezzi allo scopo e viceversa” (E. Caviglia, Diario 1925 – 1945, 9 maggio 1930, Roma: Gherardo Casini Editore, 1952).
Raccontare la Storia Militare
Per ottenere un quadro vivo circa fatti e situazioni occorre, per prima cosa, considerare l’ambiente, il modo di pensare proprio del tempo e, non ultimo, la personalità degli uomini coinvolti.
Tale ricostruzione del contesto rende possibile osservare – senza filtri – documenti ed avvenimenti grazie alla prospettiva privilegiata acquisita, capace di rivelare le dinamiche più nascoste.
Leggere diventa così una vera e propria immersione nel passato, visto con gli occhi di allora.
I colori originari della Storia
L’attuale attività di ricerca dell’Autore si concentra sulla pubblicazione di contenuti e testi dedicati principalmente alle figure di Ufficiali e Comandanti della Grande Guerra.
Proposte da un’ angolazione inedita (documentata allo stesso tempo in modo puntuale), tali figure si offrono allo sguardo del Lettore contemporanei nell’espressione piena del loro spessore, ricco di luci e inevitabili ombre.
L’attività di ricerca condotta da Maria Luisa Suprani Querzoli può essere avvicinata, nell’ambito della Storia Militare, al compito del restauratore di opere d’arte: riportare l’immagine ai suoi colori originari, sciogliendo – attraverso la ricostruzione dell’ambiente di cui le fonti sono espressione – le incrostazioni che ne impediscono la vista.